Vi comunichiamo con grande gioia che lunedì 5 ottobre Nadine ha affrontato con successo un altro intervento chirurgico, il terzo ed ultimo.⁠

L’asportazione del tumore avvenuta in marzo le ha salvato la vita, ma noi, insieme a voi, volevamo qualcosa di più. Volevamo che potesse tornare a mangiare cibi solidi in autonomia e la protesi dentaria che le è stata costruita le ha permesso questo, ma non era sufficiente, volevamo anche che guardandosi allo specchio potesse riconoscere il suo volto.⁠

Questo intervento ha marcato un’ulteriore distanza dai giorni in cui Nadine doveva restare nascosta in casa, non solo per le gravi condizioni di salute, ma anche per paura della reazione della gente alla visione del suo volto ormai trasformato dalla malattia.⁠

Attorno a lei si è creata una rete di sostegno senza precedenti, una prova concreta che la società, descritta spesso come apatica e indifferente, in realtà sa dare ancora moltissimo in termini di solidarietà.⁠

Joselyne, la mamma di Nadine, ringrazia tutti quanti per averle ridato una figlia e, soprattutto, per aver ridato ai suoi due nipotini una mamma in salute e che potrà occuparsi di loro.⁠

Un ringraziamento sentito anche alla Presidenza della Repubblica del Burundi che, interpellata dall’Associazione Dukorere Hamwe, non ha esitato un attimo a collaborare rendendo possibile tutta la parte burocratica.⁠

Grazie al Fatebenefratelli di Milano, ogni medico, ogni infermiere, ogni singola persona che ha incrociato il cammino di Nadine, grazie a tutti gli amici di Dukorere Hamwe storici e nuovi: avete semplicemente reso possibile l’impossibile!⁠

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